Skip to main content

La Legge sull’EQUO COMPENSO è stata approvata ed è uno scandaloso unicum: nata per tutelare i professionisti ed evitare che gli stessi possano essere sottopagati dai grandi Committenti (Banche, Assicurazioni, Partecipate, P.A.), finisce per sanzionarli se accettano compensi inferiori a quelli stabiliti lasciando invece indenni i Committenti!

Non sono state ascoltate le parti che rappresentano e tutelano i professionisti!

Si sanziona il lavoratore autonomo e non chi, invece, compie materialmente l’illecito, ossia il Committente. Inoltre la sanzione potrà essere applicata soltanto agli iscritti agli Ordini Professionali affermando di fatto l’imposizione del concetto di distinzione tra professioni ordinistiche e professioni senza Ordini di riferimento, come se appartenere ad un Ordine fosse una discriminante colpevole.

Ci siamo opposti a questa Legge in ogni modo: comunicati stampa, richieste di audizioni, pubblicazione di lavori che evidenziavano le storture e proponevano soluzioni.

 Avevamo suggerito che:

1) nei rapporti con PA e grandi committenti al professionista fosse assicurata l’equa remunerazione della propria prestazione;

2) in caso di violazione di tale principio, si sanzionasse il committente inadempiente, senza alcun onere a carico del professionista;

3) il professionista fosse l’unico soggetto legittimato ad attivare l’azione per vedersi riconoscere il giusto compenso con la possibilità, per gli Ordini, di intervenire nel procedimento “ad adiuvandum”;

Tutto invano, il Legislatore è rimasto sordo alle richieste e alle proposte, dimostrando il retropensiero dietro a questa legge che colpisce i professionisti, senza esclusive, ed evita di toccare i grandi Committenti, tra cui la PA.

E’ stata persa l’ennesima occasione di dotare il Paese di una Legge che potesse rappresentare una garanzia di legalità e giusta remunerazione per oltre un milione e cinquecentomila professionisti, dando vita ad un’evidente stortura che punisce la vittima e non il colpevole.

Oggi più che mai rimane evidente la differenza tra Consigli nazionali che svolgono il loro ruolo di enti pubblici a tutela della fede pubblica e le associazioni dei professionisti che tutelano costituzionalmente gli iscritti.

Ad ognuno il suo mestiere!

Ci rammarichiamo per la mancata considerazione riservata ai singoli iscritti, ma continueremo a lavorare nel tentativo di riuscire ad ottenere le modifiche necessarie.

Roma, 25 gennaio 2023

Maria Pia Nucera, Presidente ADC – Associazione Dottori Commercialisti

Andrea Ferrari Presidente, AIDCAssociazione Italiana Dottori Commercialisti

Alberto Molinari, Presidente Asso ingegneri e Architetti

Carmelo Russo,  Presidente Inarsind  – Associazione di intesa sindacale degli architetti e ingegneri

Dominella Quagliata, Presidente PLP – Psicologi liberi professionisti

Download comunicato