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Descrizione

L’intento della creazione di questo gruppo di lavoro rientra nella piena politica di inclusività che da sempre contraddistingue PLP. L’obiettivo è infatti quello di creare sempre maggiori sinergie e collaborazioni professionali al fine di migliorare la salute e la qualità di vita dei soggetti esposti a questo genere di disturbi, e della popolazione generale. Dato il vasto interesse che finalmente stanno suscitando ma anche le inevitabili divergenze fra i vari approcci, la carenza di uno studio sistematico ed omogeneno di questi fenomeni, oltre alla differenza dell’offerta di cura in base al territorio, che perciò non risulta omogeneamente preparato ad offrire servizi adeguati, l’obiettivo principale è quello di interagire con tutti i professionisti del settore, pubblici e privati, che si occupano di queste patologie e creare un networking virtuoso che possa essere garante di cure adeguate, formazione degli operatori conforme agli standard scientifici, monitorare in modo permanente la situazione della diffusione dei disturbi e dell’offerta di cura territoriale divenendo importante referente interistituzionale per implementare le politiche attive in questo ambito sia in termini di prevenzione, che di formazione e di cura.

Cornice di riferimento

I disturbi del comportamento alimentare (DCA), l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata e NAS sono patologie complesse, che alterano profondamente la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie e possono provocare conseguenze fisiche anche gravissimi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i disturbi del comportamento alimentare rappresentano un problema di salute pubblica in costante crescita nei Paesi industrializzati Se trattati, i DCA possono risolversi in tempi relativamente brevi e nel 70-80 % dei casi la guarigione è stabile con o senza sintomi residui sottosoglia. Chi ha sofferto di queste patologie è più soggetto di altri a nuovi episodi, anche dopo vari anni. L’aumento della diffusione dei DCA, spesso in co-diagnosi con altri disturbi, ha assunto negli ultimi anni un rilievo significativo, tale da determinare l’esigenza di una azione mirata, per affrontare il problema sia in termini preventivi sia mediante adeguati interventi di cura. A livello epidemiologico sono state condotte poche ricerche relative alla diffusione dei disturbi alimentari, soprattutto nel nostro territorio. Sarebbe quindi auspicabile, per inquadrare correttamente la dimensione del problema, effettuare delle ricerche mirate alla raccolta di dati specifici. Spesso inoltre si ravvisano delle criticità nell’integrazione delle professionalità coinvolte e nella comunicazione tra i livelli territoriale e ospedaliero. Ampliare lo studio di questi disturbi e la loro diffusione sul territorio nazionale, individuazione delle strutture pubbliche o private e dei professionisti che se ne occupano e approfondire i metodi con i quali sono curati i pazienti che ne soffrono.

Obiettivi generali e specifici

Ampliare lo studio di questi disturbi e la loro diffusione sul territorio nazionale, individuazione delle strutture pubbliche o private e dei professionisti che se ne occupano e approfondire i metodi con i quali sono curati i pazienti che ne soffrono, creare una rete nazionale di riferimento per lo studio e il trattamento, per la diffusione delle buone pratiche, il monitoraggio della popolazione a rischio e l’agevolazione delle comunicazioni degli operatori che a vario titolo trattano queste problematiche promuovendo il principio della reciproca inclusività e del dialogo